E' abbastanza, può anche bastare, tutto quel che ho, me stessa prima di tutto, una donna consapevole che ama giocare e sorridere prima con se stessa e di se stessa e poi a volte, con gli altri. Tengo strette la luce che illumina gli occhi di mio figlio, la saggezza e la semplicità dei suoi pochi ed irripetibili anni. So che non è tutto, ma è molto, molto più di quanto normalmente si pensi. Mi sento abbastanza a volte lo confesso, tutto. Concedo a me stessa il sottile compiacimento della femminilità, che parte dalla testa, dal desiderio di leggiadria, di leggerezza e gioco. Se qualcosa si aggiungerà al mio patrimonio di esperienze sarà solo un granello, come quello di una clessidra, che si aggiungerà ad altri, se brillerà da solo o sarà il primo di una sequenza omogenea, verrà comunque accolto con gioia a rifinire un momento.
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